Disgrazia al porto
Una deflagrazione assordante, potente, devastante. Vetrate e finestre che vanno in frantumi, intonaci che cadono, l'onda d'urto che si spande nella città. Una caldaia esplosa? Impossibile. Un incidente ferroviario? Si sarebbe udito il clangore delle lamiere. Una bomba? No, non ci sono aerei in cielo e non si vedono crateri in giro. Quell'esplosione arriva dal mare, anzi dal porto, dove una grande nave sta colando a picco. La mattina del 27 settembre 1915 la città di Brindisi si sveglia nel panico per accorgersi dopo che il fumo dell'esplosione si è finalmente diradato che una tragedia si è compiuta tra i bastimenti ancorati in rada. A saltare in aria è stata la "Benedetto Brin" , corazzata pluricalibro ancorata nel porto medio, vicino alla spiaggia di Marimist. Era passata da poco l'ora di colazione quando la grande nave è stata scossa da una esplosione titanica, una colonna di fuoco che da poppa aveva scagliato verso l'alto e poi in mare la torre ...