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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

La purga prima del buio

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Le lingue neoclassiche covano al loro interno alcune peculiarità d'influenza barbara o addirittura neologismi sorti nel tempo ed adottati successivamente anche da altri idiomi. E' il caso del termine "epurazione" , le cui radici affondano in un verbo francese e che indica una pulitura a fondo in ambito però figurato e, nell'accezione pura del termine, politico. Una epurazione può essere incruenta, attraverso un congresso di partito sapientemente gestito o sfruttando in maniera machiavellica lo strumento del collegio dei probiviri; oppure può essere perpetrata in maniera sanguinosa, eliminando non solo la posizione politica dell'oppositore ma anche la sua esistenza fisica. Il 29 giugno 1934 sembra una giornata come tante in Baviera. Anzi, non è esattamente una giornata come altre. Perché a Monaco e nella località termale di Bad Wiessee si sono dati appuntamento i capi delle Sturmabteilung (SA) , i Reparti d'Assalto del partito nazista, le camicie brune di

Un buco nero nel mare

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Il radar, strumento preziosissimo non solo in ambito bellico, dalla sua introduzione ad oggi ha apportato grandi benefici all'aviazione civile. Tramite i segnali raccolti il controllo del traffico aereo può identificare le rotte, correggere eventuali errori, attribuire precedenze o segnalare ritardi. Ma non può nulla quando una traccia radar lasciata da un velivolo si attenua per poi sparire. In quel caso l'unica soluzione è allertare le autorità per verificare cosa sia successo, ben sapendo che difficilmente può essere occorso un guasto alle apparecchiature. Quando una traccia radar scade di qualità e scompare dagli schermi significa che è successo qualcosa di anomalo, qualcosa di terribile . E' la sera del 27 giugno 1980 . Il controllo di Ciampino verifica la rotta di un velivolo, l'I-TIGI Itavia IH870 , un volo commerciale diretto dal "Marconi" di Bologna al "Punta Raisi" di Palermo. L'aereo è un vecchio DC-9 della compagnia succursale dell&#

L'Angelo ed il Cannibale

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Gli angeli sono esseri mitologici, forieri dei sentimenti migliori, spesso raffigurati nell'iconografia classica come candidi fanciulli biondi e riccioluti, provvisti di un paio di bianchissime ali da cigno. Per estensione, si definisce angelo custode chiunque manifesti abilità di tutela e di cura dei meno fortunati oppure di chi si trova provvisoriamente in gravissimo pericolo. Claudio Costa , per tutti "dottorcosta" , è un angelo, anche se non ha i tratti somatici gentili immaginati dai pittori del rinascimento né una voce suadente. Romagnolo verace, figlio di quel Checco che fu organizzatore di eventi motociclistici divenuti leggendari, Claudio è un ottantenne simpatico, alla mano, spiritoso e bonario, sempre disponibile ad aiutare. Laureato in Medicina con specializzazione in Chirurgia, per quasi mezzo secolo è stato l'angelo custode di centinaia di corridori motociclisti, salvando carriere e vite in maniera encomiabile, applicando in pista lo spirito di Ippocra

"Paragrafo 11, confermare"

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Nel linguaggio nautico le bandiere sono ancora oggi segnali preziosi, indicando situazioni di pericolo, richieste di intervento, incidenti e molto altro ancora. Ed in un'epoca in cui non esistevano telefoni satellitari o radio di bordo, sempre i segnali a bandiera assieme a quelli luminosi rappresentavano l'unico modo per comunicare con le altre imbarcazioni, sia in mare aperto che in ampie insenature portuali. Ma nessuno fino alla mattina del 21 giugno 1919 avrebbe pensato che le bandiere nautiche sarebbero state utilizzate per impartire un ordine segreto tale da condizionare lo svolgimento di una conferenza di pace. Scapa Flow è una baia ampia e contornata da lembi di terra frastagliati, anche rocciosi, che precipitano nel mare. E' qui che la Royal Navy ha stabilito la base per la Home Fleet, sfruttando la grande disponibilità di approdi con bricole capaci di ospitare un centinaio abbondante di navi di ogni genere e dimensione. Ma a partire dal novembre 1918 Scapa Flo

Sotto il ponte dei Frati Neri...

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Sotto un ponte si può vivere: la locuzione in voga riguarda i più sfortunati, i senzatetto, che a volte si riparano dalle intemperie e dal freddo approfittando delle volte dei ponti. Ma sotto un ponte si può anche morire . Una mattina qualsiasi un uomo qualunque sta facendo la sua classica passeggiata in riva al fiume. Arrivato in corrispondenza di un ponte nota qualcosa fuoriuscire dall'acqua: sono dei tubi Innocenti, classiche strutture da impalcature, probabilmente quel che resta di un cantiere per una ristrutturazione o per una manutenzione. Ma c'è dell'altro, una specie di fagotto che galleggia legato ad un palo. No, non è un fagotto: è una testa d'uomo, il cranio ampio calvo, il viso gonfio, la pelle di un pallore mortale. L'uomo lancia l'allarme, chiama la polizia che provvede con mille cautele a tirar fuori il cadavere dall'acqua ed a stenderlo sul porfido. Gli abiti sono sfondati, nelle tasche e nell'inguine del morto i poliziotti trovano matton

La partita del secolo

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L'emisfero emozionale rappresenta la parte più complessa della psiche umana. Gioia, rabbia, entusiasmo, sconforto, stupore, depressione accompagnano la vita di ciascuno di noi in maniera a volte imprevedibile o comunque suscettibile di enormi differenze, da persona a persona. Esistono però attimi in cui l'emozione è condivisa collettivamente al punto da generare movimenti spontanei: è il caso di un cordoglio nazionale o di una celebrazione festosa. Ed alcune di queste emozioni a livello diffuso entrano di diritto nella storia di una comunità, di una generazione, a volte persino di un Paese. Il 17 giugno 1970 allo Stadio Azteca di Città del Messico si gioca una delle due semifinali del campionato del mondo di calcio. L'una di fronte all'altra ci sono la favoritissima Germania Ovest del kaiser Beckenbauer, che nei quarti ha eliminato i campioni uscenti dell'Inghilterra rimontando due gol a venti minuti dal termine, e l' Italia del ct Valcareggi. Gli azzurri, pu

La notte degli "idraulici"

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Il metronotte è uno dei ruoli lavorativi più bistrattati. Orari notturni, riposi sfalsati, rischi evidenti sono solo alcuni degli aspetti di un mestiere ingrato. Eppure nemmeno i metronotte sfuggono alla storia come protagonisti attivi e come attori fondamentali della commedia umana. Lo dimostra il caso di Frank Willis che nel 1972 è uno dei guardiani notturni di un complesso di uffici a Washington. Nella notte tra il 16 ed il 17 giugno Willis, torcia elettrica in pugno, sta ispezionando come al solito i corridoi dei vari piani e le rampe delle scale di un grande complesso che racchiude uffici, un centro commerciale ed un rinomato hotel. Il suo giro di routine non è nemmeno a metà quando nota del nastro adesivo su una porta che collega la tromba delle scale al parcheggio sotterraneo. Inizialmente pensa che si tratti di una dimenticanza delle donne delle pulizie, quindi con noncuranza rimuove quel pezzo di scotch che tiene socchiusa la porta. Il tempo di fare un altro giro del compless

Processo ai missili

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Un'aula di tribunale è uguale un po' ovunque. Certo, esistono le aule bunker, le aule col gabbione, le aule ridotte. Ma i tribunali sono inconfondibili. E per l'opinione pubblica i processi sono quasi tutti uguali. Quasi. Perché alcuni processi generano sentimenti e conseguenze difficili da contenere. Specialmente se si tratta di argomenti sensibili come il pudore, i bambini o il genocidio. E proprio di una prospettiva di massacro, di annientamento di una nazione si parla in un'aula di tribunale di Basilea, Svizzera . Due gli imputati, un israeliano ed un austriaco. L'accusa: minaccia aggravata e spionaggio. E' il 10 giugno 1963 , è iniziato quello che la stampa chiama "il processo Ben-Gal" . Tuffo nel passato. 1954, Egitto. Gamal Abdel Nasser fa parte di un gruppo di ufficiali delle Forze Armate che rovescia il corrotto sovrano Farouk ed instaura un nuovo regime di stampo socialista e panarabista. Nasser ha idee ambiziose, vuole modernizzare un Paese

La morte attende nel vicolo

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Genova è una città bella anche se un po' triste. Ha in sé il fascino dei porti, i profumi del mare, la malinconia del passato e delle giornate di nebbia. Come Trieste, Genova è una città che dal mare si arrampica subito in collina, con una fisionomia molto particolare per non dire unica. I vicoli pedonali che si addentrano lateralmente sono noti come "Salite" : porfido, sbalzi, piccole arrampicate tra i palazzi per superare il dislivello. Salita Santa Brigida è un viottolo pedonale come altri, collega la centralissima via Balbi con le altre Salite della zona. Siamo nel centro storico, a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Piazza Principe, da via Gramsci che percorre le banchine del porto, dal Museo di Palazzo Reale. Una bella zona, insomma. L'8 giugno 1976 un uomo è nei pressi di casa sua, in Salita Santa Brigida; è vestito come sempre, completo di giacca e cravatta, con una cartella di pelle in cui tiene alcuni documenti del lavoro. Non è da solo: co